![]() A L T E A ( A L T H A E A O F F I C I N A L I S ) L’Altea, comunamente conosciuta con i nomi di “bismalva”, “malvacchione” o “malvone” ha una lunga storia come pianta medicinale e alimentare ![]() Scheda botanica L'Althaea officinalis è una pianta dolciastra e mucillaginosa della famiglia delle Malvaceae, dal fusto robusto, alta fino a 150 cm. Principi attivi Le radici contengono sino al 30% di mucillaggine, comprendente glicosano e xilano, zuccheri vari per l’11%, saccarosio per il 10%, Lecitina, fitosterolo e infine asparagina per il 2%. Parti utilizzate Sono impiegate le radici essiccate, per conservate e vecchie di alcuni anni, le foglie e i fiori, entrambi essiccati. La fama dell’altea, proprio in virtù del suo altissimo contenuto di mucillagini, è legata particolarmente all’azione emolliente e protettiva sui tessuti dell’organismo, sia interni che esterni; la pianta perciò aiuta a risolvere molte infiammazioni della gola, delle vie respiratorie e dell’apparato digerente, favorendo altersì l’evacuazione intestinale e svolgendo un’azione decongestionante delle pareti infiammate. Curiosità L’Altea citata da Pitagora, Platone e Virgilio, era una nota pianta medicinale: lo stesso nome Altea deriva da greco althein che significa “guarire”. I Romani la gustavano come verdura. Gli abitanti delle campagne hanno conservato l’uso di dare un pezzo di radice secca d’altea da masticare ai bimbi che hanno le gengive infiammate a causa dei primi dentini.
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Aprile 2018
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